top of page
Immagine del redattoreCarla La Placa

Gaff- corso grani antichi sicilliani


Un altro corso è finito Un altro Gruppo di ragazzi è stato istruito Ancora una volta si è parlato di grani antichi, in un percorso formativo durato quasi nove mesi; durante i quali grazie a imprenditori, ricercatori, trasformatori, agricoltori consumatori gli alunni hanno sentito raccontare la filiera cerealicola Sicilia secondo le linee guida del Progetto “La filiera dei frumenti autoctoni siciliani dalla Terra alla tavola. Il corso organizzato dal GAFF Gruppo acquisto solidale farine e frumenti antichi siciliani è stato finanziato dall'assessorato alla famiglia della Regione siciliana come CreAZIONI giovani – L'ultima lezione è stata svolta qui a Sangiovannello, e in accordo con lo staff del Gaff è stata dedicata alla festa della raccolta. La giornata era calda, forse anche troppo, quasi 42 gradi grazie al sole Siciliano. I ragazzi erano curiosi di vedere i campi che coltivo secondo il metodo dell'agricoltura biologica, erano curiosi di vedere i legumi e i grani antichi siciliani. Loro li conoscevano di nome, timilia, Maiorca cicerchia di Aidone, lenticchia nera di Enna , fava larga di leonforte. solo pochi avevano visto dal vivo le piante che danno origine a questi preziosi alimenti.

Così durante la prima parte della mattinata ho accompagnato il gruppo in campo raccontando il lavoro che svolgo nella mia azienda agricola.

Rientrati al centro aziendale, la giornata prevedeva una lezione teorica: ho raccontato loro come un tempo veniva svolto il lavoro nei campi e come questo era faticoso a differenza della vita quasi comoda dei contadini di oggi. In ultimo quattro chiacchiere sull'agricoltura biologica per raccontare il come si diventa agricoltori certificati bio e quali adempimenti burocratici si deve svolgere durante l'anno per tracciare dal punto di vista documentale tutte le produzioni certificate biologiche.

Alle 13 è arrivata l'ora del pranzo, la tavola è stata imbandita con cibi freddi e a km0; il menù prevedeva insalata di grano timilia, ceci neri ad insalata, zuppa fredda di ceci e cicerchie, bulgur di timilia alle verdure, frittata delle galline in vacanza realizzata con la farina di ceci. Per finire una torta al cioccolato e farina di Maiorca accompagnata dalla crema budwig ( ricetta base per la dieta kousmine)

Nel primo pomeriggio ci ha raggiunto il gruppo Folkloristico Bellarrosa, e l'attività è proseguita con un breve corso di danza della tradizione popolare. La Signora Graziella, presidente dell'associazione culturale ricreatuiva Bellarrosa ci ha raccontato con immenso entusiasmo il lavoro di ricerca storica che lei e gli associati hanno svolto per non far perdere i canti della tradizione popolare siciliana ed in particolar modo villarosana. Molto materiale storico, dal quale sono state anche create rappresentazioni teatrali, è stato tratto da gli scritti del poeta Vincenzo De Simone . Il poeta di fama nazionale era natio di Villarosa e per questo in molti suoi testi è possibile ritrovare ricostruzini storiche dei primi del 900 del territorio di nascita quindi anche di San Giovannello.

Il gruppo Bellarrosa carico di energia ha rallegrato il pomeriggio coinvolgendo gli alunni in balli di gruppo siciliani, insegnando loro che con la semplicità di riti popolari tramandati da generazioni in generazioni è possibile divertirsi. Il colore rosso delle gonne delle donne in costume tradizionale, l'allegria dei tamburelli che suonavano a festa , i canti spensierati accompagnati dalla fisarmonica hanno sprigionato tuta la loro energia in questo luogo quasi desolato, il caldo sembrava meno forte e le persone erano più sorridenti, Io ero commossa per tutti quei suoni di festa che accompagnavano le danze , danze che riprendevano i ritmi e i movimenti un tempo impiegati per festeggiare e ringraziere per il buon raccolto .

Dintra 'na conca sutta 'na muntagna

'ntra dù ciumi, unu amaru e l'autru duci,

cc'è un paiseddu ccu li strati 'n cruci

e tanticchia di virdi a la campagna;

'ntra ripa e ripa la terra siccagna | di centu rarità frutti produci,

di jornu fumichìa, di notti luci

e 'ntra li 'nterni sò chianci e si vagna.

(da Bellarrosa terra amurusa, Siculorum Gymnasium, 1929)

17 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page