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Immagine del redattoreCarla La Placa

Morgantina rivive


Grazie all'archeoclub Aidone-Morgantina il 6 e il 7 agosto scorsi il sito archeologico di Morgantina ha avuto l'opportunità di rivivere.

L'associazione Aidonese ha coinvolto più di duecento volontari tra i cittadini di Aidone, Piazza Armerina ed Enna per la realizzazione della 12° edizione di un evento di grande importanza culturale. L'ambientazione :l'agorà ed il teatro dell'antica morgantina, per due giorni si sono ripopolati dei greci di un tempo ricreando un atmosfera ricca di cultura, storia e mitologia. Con emozione ho assistito ad uno spettacolo itinerante in grande stile. Come in un sogno l'agorà si è riempita di greci con le loro tuniche colorate vivacemente. Noi visitatori siamo stati suddivisi in gruppi guidati , da una guida, in un percorso itinerante che ci conduceva da una postazione all'altra.

In ogni postazione veniva raccontata una favola mitologica da un narratore e gli attori ne interpretavano l'azione, ne descrivevano i fatti e le emozioni.

Così passo dopo passo si susseguivano le narrazioni di Orfeo ed Euridice, Amore e Psiche , Clizia e Apollo, Pigmalione e Galatea , la rappresentazione del caos ecc.

In ultimo scene di vita quotidiana. Al mercato era possibile vedere fioraie e cardatrici di lana ma anche chi vendeva ed aggiustava ceramiche. Lì, come una volta, era possibile degustare pane, olio formaggio ed olive accompagnando il tutto con del dolce vino e concludere con degli eccezionali dolcetti: biscotti di farina di cicerchie e confettura di arance amare e la torta degli dei- Fanuropita - che grazie ai suoi ingredienti miracolosi , aiuta a ritrovare le cose perdute , come il famoso filo di Arianna per Teseo nel labirinto.

Per entrare al mercato era possibile scambiare due euro con una moneta dell'epoca da spendere per assaggiare tutto quel ben di Dio!

La serata ha proseguito con due momenti teatrali; il primo la commedia con, la storia di Menippo nel mondo degli inferi dove derideva i ricchi che si lamentavano e dolevano di aver lasciato la vita terrena con i loro ori e averi : Menippo che era povero non aveva lasciato nulla nel regno dei vivi ed era un uomo libero dalla schiavitù e il legame degli oggetti di lusso e dalle proprietà .

La seconda parte teatrale era la tragedia di Didone, regina di Cartagine che con patos e dolore racconta la storia del suo amore per Enea e la scelta di uccidersi per la disperazione alla partenza del suo eroe amato. Secondo il racconto di Virgilio nell'Eneide Didone perde la vita trafiggendosi con la spada del suo amore.

La tragedia è stata arricchita da un momento di danza classica e si è conclusa con la partecipazione di tutti i figuranti che arricchivano la scena con fiaccole e lucerne, rendendola suggestiva. Man mano che la scena si riempiva nell'aria si sentiva "energia pulita" come se fosse generata dal Dio del Fuoco.

La simbologia delle torce: "diamo luce a morgantina" e in coro questo motto veniva ripetuto da attori e spettatori ,l'atmosfera era ricca di attenzione e buoni propositi ed io avevo i brividi. sarà stata la brezza ed il venticello o le forti emozioni ricevute da quel momento?

Con l'augurio che possano nascere sinergie tra associazioni, tour operetor e amministrazioni affinchè questo grande lavoro di ricostruzione storica possa essere reso visibile e fruibile a turisti provenienti da estero e altri parti d'italia desidero ringraziare tutti gli attori , i ragazzi del liceo classico di Piazza Armerina ed il regista Calogero Matina e tutte quelle persone che hanno reso possibile la realizzazione di questo meraviglioso evento.

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